Sarà il caso, che solitamente non è mai casuale, ma proprio il SUAP dell'Unione dei Comuni Savena-Idice che comprende i Comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Pianoro ha fermato, qualche tempo fa, i tentativi fatti dalle Società I MULINI S.R.L.S.,PARETAIO S.R.L.S. e TONINI ISABELLA di affacciarsi al mercato della produzione di energie rinnovabili nel settore micro-idroelettrico. Il Progettista era naturalmente l'Ing. Alberto Mezzini trattandosi di Società riferibili al fratello ed alla moglie.

Ne avevamo già accennato nell'articolo A volte ritornano.. ma è interessante seguire lo svolgersi della vicenda per fare gli opportuni paralleli. Stiamo parlando di tre progetti per centrali mini-idroelettriche (Tintoria, Fiumana ed Allocco ) tutte nel comune di Monghidoro. Anche se non è un impianto eolico l'iter autorizzativo è il medesimo, si tratta di una PAS (Procedura Abilitativa Semplificata), esattamente come ad Acqua Fresca. Ed il SUAP competente è quello dell'Unione dei Comuni Savena-Idice che a suo tempo aveva autorizzato l'ormai celeberrimo impianto de "Le Valzole".

Il primo aspetto da rilevare è che in tutti e tre i procedimenti (PAS) è stata convocata la Conferenza di Servizi   esattamente come a Vergato ( ricordate ? C'è chi dice no...) .

La Conferenza di  Servizi (CdS) ha lo scopo di facilitare l'acquisizione da parte della P.A. di autorizzazioni, atti, permessi e nulla-osta  mediante convocazione di riunioni collegiali (cosiddette conferenze) finalizzate all'emissione di un provvedimento amministrativo. Può essere vista come un modo di semplificazione di un procedimento, o come strumento di coordinamento degli interessi coinvolti, al fine di soppesarli ed aggregarli. Di fatto, però, si riuniscono gli esperti delle entità coinvolte nel processo decisionale e collegialmente valutano il progetto.

Esattamente quello che non si è fatto a Monzuno dove si è scelta la via autarchica con i risultati che tutti conosciamo.

Interessanti anche le motivazioni del rigetto di tutte e tre le PAS che ripropongono aspetti visti a Vergato, ne riportiamo solo alcune :

  • Le rappresentazioni grafiche presentate sono ancora inadeguate al dettaglio richiesto. La relazione idraulica presentata è incompleta e non chiara nei parametri e nei valori adottati. Le verifiche idrauliche non tengono conto dell’ingombro delle opere in progetto ed è errata la valutazione che le opere non generino ingombro ed ostacolo sulla sezione di piena.
  • La tabella dei costi di dismissione è generica (uguale per tutti i 3 progetti presentati) e non dimensionata con le specificità locali ..omissis. Inoltre, sono presenti errori di calcolo.

Anche il SUAP dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese, quello a cui appartiene Monzuno, ha chiesto delle integrazioni alla documentazione presentata dalla "I Mulini srls" ma solo dopo che il Comitato aveva inviato il 01 agosto la lettera  "RICHIESTA DI INTERVENTO AI SENSI DELL'ART. 19 c. 3 e 21 nonies L. 241-1990" riscontrando problematiche talmente gravi che non si spiega come abbiano potuto rilasciare, il 31 maggio 2017, idoneo titolo a realizzare l'impianto.

Infatti cercano di porvi rimedio elencando una serie di richieste che stranamente sembrano molto simili a quelle contenute nella RICHIESTA D'INTERVENTO del Comitato : 

  • contestazione che la modulistica ricevuta a controllo risulta costituita unicamente da allegati formato pdf non firmati digitalmente per cui non risulta possibile effettuare alcun controllo formale sulla presenza di firme/visti.
  • richiesta delle verifiche al calcolo delle sollecitazioni sul plinto e sul palo.
  • richiesta della verifica a stabilità in assenza e in presenza dell’opera visto che l’opera risulta posta a monte di un deposito di frana quiescente.
  • richiesta della verifica della stabilità a seguito di possibili evoluzioni del movimento franoso.
  • richiesta della verifica analitica dei cedimenti in quanto non presente nello studio geologico.
  • contestazione del fatto che i calcoli di capacità portante riportati nella relazione geologica sono riferiti a soluzioni diverse da quelle progettuali

Però, in definitiva, il 1 giugno 2018,dichiarano PARERE POSITIVO, ai soli fini sismici, con prescrizioni al progetto depositato dall’Ing.Mezzini Alberto.

Va sottolineato un aspetto : le prescrizioni si riferiscono  alla realizzazione di drenaggi profondi e superficiali cioè esattamente quanto evidenziato dal Comitato nella sua RICHIESTA DI INTERVENTO. 

Inoltre il SUAP chiede al Progettista ( Ing. Mezzini ) di riferire, nella relazione di collaudo, delle prove di carico sui pali perché tali valutazioni concorreranno anche alla verifica della presenza del substrato, ipotizzato nella relazione geologica presentata dalla Mulini srls, sul piano di imposta fondale, cioè dove dovrebbe poggiare il plinto che regge la pala.

Significa che le evidenze presentate dal Comitato sulla realtà geologica su cui si viene a collocare la pala restano l'unico dato certo nella discussione visto che non è stata chiesta la verifica puntuale della presenza dell'ipotetico substrato inalterato teorizzato nella relazione geologica presentata dalla Mulini srls ma si attende la verifica a posteriori.

Ma chi farà questa verifica? Lo stesso SUAP dell’Unione Appennino che il 31 maggio 2017 attestava: “Che la P.A.S. presentata dalla ditta “I Mulini srls”, ..omissis.. a conclusione dell’iter previsto, è titolo equipollente alla Scia ..omissis..., e pertanto, a far data dal 15/05/2017, costituisce titolo idoneo alla realizzazione dell’impianto minieolico nel Comune di Monzuno in loc. Acquafresca“.

Salvo poi fare una brusca retromarcia accorgendosi che si erano dimenticati decine di verifiche e controlli che comunque hanno portato al cambio del progetto del plinto di fondazione della pala rispetto a quanto autorizzato il 31 maggio.

Allora siamo in una botte di ferro. Quella di Attilio Regolo.

Ma c'è di più. E non è poco.

Ricordate il Ricorso al TAR della società I Mulini S.r.l.s. ? Ne parlammo diffusamente in una Serata Informativa.

Oggetto del ricorso era l'annullamento di quegli atti, emessi dal SUAP, che richiedevano alla "I Mulini srls" gli approfondimenti di cui stiamo parlando in questo post. Parafrasando Lubrano la domanda sorge spontanea  a cosa è servito il ricorso al TAR se poi si sono adeguati alle richieste del SUAP ?

Un ricorso non costa poco, lo sappiamo per esperienza diretta. Se l'ipotesi era quella di gettare le basi per un ipotetico risarcimento, fa ridere, lo sanno tutti, meno il SUAP ed il Comune di Monzuno, che la fine dell’accesso diretto agli incentivi per le pale fino a 60 kW era prevista per la fine di dicembre 2017 dal DM 23/6/2016 e quindi non vi erano ipotetiche aste che la Società Proponente poteva sostenere di aver perso. 

Altrimenti…? Qui entriamo nel campo delle ipotesi che lasciamo alla fantasia del Lettore.

Una cosa ci sentiamo di affermarla con ragionevole certezza, il ricorso, voleva affermare, con forza, la volontà della "I Mulini srls" di far partire l'impianto di Acqua Fresca, perché una volta installato, poteva essere il battistrada per altri impianti nella zona… Ricordate le due pale di Monte Venere e la trattiva del Sindaco ? 

Come sempre i vostri commenti sono i benvenuti.

  

 

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