Regione Sicilia, il Tar blocca il parco eolico nel golfo di Gela perché le pale avrebbero portato un danneggiamento irreversibile a un tratto di costa di straordinario interesse paesaggistico e ambientale, oltre che archeologico.
Il tribunale amministrativo regionale di Palermo ha dichiarato illegittima l'autorizzazione concessa nel 2013 dal ministero dell'ambiente per la realizzazione di una centrale eolica offshore di 137 megawatt, a 2 miglia dalla costa, nel golfo di gela. Così una nota pubblicata nel sito della regione Sicilia, sezione soprintendenza del mare.  "Il permesso- spiega la nota- rilasciato alla società  Mediterranean Wind Offshore, prevedeva la posa sul fondale di 38 turbine con una altezza della parte emersa di 80 metri e un diametro del rotore pari a 113 metri, con aerogeneratori visibili anche a molti km di distanza". Lo stop all'autorizzazione nasce dal fatto che "oltre che paesaggistico e ambientale, l'area riveste anche uno straordinario interesse archeologico in quanto zona di commercio e di scambio tra le città  greche e teatro di numerose battaglie navali dal iv sec. A.C.".
Se volete leggere l'articolo completo potete trovarlo QUI.
Tengo a precisare che la segnalazione ci è venuta da uno dei nostri Iscritti e ci offre la possibilità di riprendere in esame un argomento già visto durante i nostri incontri.
Prendiamo come riferimento il testo dell' Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna

OGGETTO n. 1570

Individuazione delle aree e dei siti per l'installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica. (Proposta della Giunta regionale in data 4 luglio 2011, n. 969). (Prot. n. 24988 del 27/07/2011)

...omissis

  1. ENERGIA EOLICA

           A) Sono considerate non idonee all'installazione di impianti eolici al suolo, comprese le opere infrastrutturali e gli impianti connessi, le seguenti aree:

...omissis...

            1.5 crinali, individuati dai PTCP come oggetto di particolare tutela, ai sensi dell'art. 20, comma 1, lettera a, del PTPR;

 

Ma se andiamo a vedere il PSC di Monzuno siamo proprio in prossimità di un crinale significativo :

 

Uno di quelli così ben descritti nell'Art. 46 del PSC :

Da cui se noi applichiamo quanto scritto nel capoverso "...si definisce area di crinale la fascia di territorio costituita dalla linea di crinale e la quota altimetrica - 20 m rispetto alla linea di crinale stessa, misurata punto per punto." otteniamo la mappa qui sotto da cui si vede che l'impianto sorgerebbe proprio all'interno dell'area tutelata.

 

Il successivo Comma 3 definisce comunque ammissibili in queste aree i sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili [...]  tali interventi andranno corredati da apposito studio di inserimento visivo fra gli edifici o le infrastrutture di progetto e la morfostruttura peculiare oggetto di tutela che prenda in considerazione i punti di visibilità dell'intervento dalle principali infrastrutture viarie e centri/nuclei urbanizzati, nonché da adeguate misure mitigative e sottoposti, se ed in quanto previsto dalla L.R. 9/99 e 35/2000, a procedura di screening e/o valutazione di impatto ambientale.

Tralasciando quest'ultimo aspetto legato alla procedura autorizzativa che verrà sviscerato nelle sedi opportune, quello che ci preme sottolineare, alla luce della sentenza del TAR pubblicata, è che, dato per scontato, che i sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili sono oggetto di interessi diffusi per il nostro Paese e quindi indifferibili ed urgenti anche il nostro patrimonio culturale e paesistico è oggetto di interessi diffusi altrettanto importanti e rilevanti anche sul fronte economico, per il nostro Paese. 

Alla luce di questo va considerato che l'impianto dell'Acqua Fresca può essere positivamente collocato altrove vista la valenza del sito in oggetto.  E questa sarebbe una delle motivazioni che i nostri Amministratori avrebbero potuto esporre ai Giudici Amministrativi, mutati mutandis rispetto alla situazione di Gela, visto che anche qui ci troviamo di fronte ad un crinale di singolare bellezza.

 

 

 

 

 

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