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Paradossi dell'energia pulita. Al largo della costa orientale del Giappone, nei pressi della centrale nucleare di Fukushima, è entrata in funzione una gigantesca turbina eolica galleggiante. L'impianto è dotato di pale di 80 metri di lunghezza ed è a circa 20 chilometri dalla centrale nucleare di Daiichi, devastata dallo tsunami del 2011. Produrrà fino a 2 megawatt di energia elettrica ed è gestito da un consorzio di 10 aziende giapponesi, in collaborazione con l'Università di Tokyo. Il consorzio spera che il progetto pilota, finanziato con fondi pubblici, contribuisca a far diventare l'area di Fukushima il centro di un settore delle energie rinnovabili e di creare posti di lavoro nella regione colpita dal peggior incidente nucleare del Paese. Entro il marzo 2015 dovrebbero essere istallate altre 2 centrali eoliche galleggianti per una potenza complessiva di 7 megavatt. Prima del disastro di Fukushima, il Giappone aveva nel nucleare il 30% del proprio approvvigionamento energetico. Ora, con oltre 50 impianti nucleari chiusi, il Paese è fortemente dipendente dall'importazione di gas e petrolio.